E’ il 1997 quando la band prog rock britannica Marilion avvia una raccolta fondi online tra i propri fan, per finanziare un tour in Nord America. La campagna ha avuto così tanto successo che, nel 2001, decidono di affidarsi ancora una volta alla rete per finanziare la registrazione del loro nuovo album.
Pare sia nato così il crowdfunding, letteralmente composto dalle parole inglesi folla (crowd) e finanziamento (funding), una forma di sovvenzione fondata sulla collaborazione tra chi lancia un progetto imprenditoriale e creativo e un gruppo di persone che liberamente sceglie di sostenere il progetto con somme di denaro, anche di modesta entità. Il progetto viene presentato su una piattaforma online che fa da raccordo tra start up e potenziali investitori. Kickstarter e Indiegogo sono le piattaforme più affermate a livello internazionale. In Italia, la prima piattaforma di crowdfunding è nata nel 2005 con Produzioni dal Basso. Oggi, solo nel nostro Paese, si contano oltre 80 portali dove creativi e imprenditori del domani possono lanciare i loro progetti di business.
I finanziamenti possono essere di vario tipo:
- Il reward based, una raccolta fondi che prevede, in cambio di donazioni in denaro, una ricompensa, come il prodotto sul quale si sta investend, o un riconoscimento, come un ringraziamento pubblico sul sito della nuova impresa;
- Il donation based, di cui si avvalgono soprattutto le imprese no profit per iniziative senza scopo di lucro;
- Il lending based, ovvero micro-prestiti a persone o imprese;
- L’equity based, l’unico modello regolamentato in Italia dalla Consob a partire dal 2012 per cui, in cambio del finanziamento versato, è prevista la partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa, diventandone così socio a tutti gli effetti.
Ogni progetto presentato prevede un obiettivo economico da raggiungere entro un determinato arco di tempo. Le donazioni possono essere elargite solo al raggiungimento del 100% dell’obiettivo, che obbliga il promotore a procedere allo sviluppo del progetto e all’inoltro dei premi promessi ai finanziatori (quando previsti).
Fun fact: nel 2013, Marco Rizzuto e Giovanni Grieco lanciano sulla piattaforma Indiegogo una campagna di crowdfunding per la Stampante 3D Fabtotum. Il progetto ha raggiunto un interesse così alto da parte degli utenti della rete da ottenere un finanziamento di oltre 600.000 dollari, sui 50.000 che erano la cifra base prevista, e centinaia di commissioni, numeri che ne hanno decretato un successo mondiale.
Se anche tu hai un progetto creativo che vorresti lanciare sul mercato attraverso il crowdfunding, non perdere la possibilità di partecipare alla call di Creative Business Studio. Compila il modulo di iscrizione che trovi sul sito, noi saremo felici di poterti supportare!
Fonti:
Cos’è il crowdfunding: https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/06/crowdfunding-cose-e-come-funziona/3072905/
Piattaforme di crowdfunding attive in Italia: https://www.economyup.it/startup/crowdfunding-tutte-le-piattaforme-attive-in-italia-e-come-usarle/
Fabtotum, la stampante 3D tutta italiana nata con il crowdfunding: https://www.youtube.com/watch?v=DxIA6FX-5II