
L’intervista a Francesco Frasca, videomaker e sound designer di Fink Production.
Quanto tempo avete investito nella costruzione della campagna crowdfunding per Deep Signs?
È bastato poco tempo per organizzare la campagna su Produzionidalbasso. In meno di un mese abbiamo gestito il materiale da fornire per i dettagli del crowdfunding. Abbiamo prodotto autonomamente il materiale fotografico, i video per creare delle anteprime e i testi da utilizzare nelle descrizioni.
Quante e quali risorse avete investito in servizi fotografici, produzione video, ecc.?
Non abbiamo investito del budget. Le uniche risorse utilizzate sono state le nostre; nessun aiuto esterno a parte i consigli del nostro mentor Giulia Piccione.
La vostra campagna non ha raggiunto l’obiettivo economico prefissato: quali solo le lessons learned (ciò che avete imparato) durante la campagna.
Premettendo che non abbiamo mai partecipato a una campagna crowdfunding prima, ma soprattutto che non avevamo definito un goal preciso da raggiungere, possiamo dire che abbiamo imparato molto già dal primo momento, sia durante la preparazione che nella fase di svolgimento della campagna. Ad esempio, capisci qual è l’utenza raggiunta nei social network e come, da questa, viene recepita tramite feedback, commenti e messaggi. Gli incontri pubblici, invece, sono serviti a capire cos’era necessario per indirizzare la gente incontrata nei siti web. Nel complesso, tutti indizi e informazioni utili di cui faremo tesoro nel caso di una seconda campagna.
Una successione di ritratti, un racconto a più voci, fra immigrazione e prostituzione di donne, già schiave nei paesi d’origine, che a causa di un sistema di sottomissione psicologica ed economica affrontano il viaggio verso l’Europa come promessa e inganno
Hai ricevuto feedback da clienti, ordini, fan page, media, siti o altro? Raccontaci quelli più importanti e significativi per te:
Non ci sono stati feedback particolari o importanti da segnalare. Possiamo dire però che dopo la campagna abbiamo ampliato il nostro raggio d’azione e stretto amicizia con alcuni dei nostri sostenitori (anche se principalmente virtuali) che continuano a supportarci.
Come procede con il tuo progetto: stai andando avanti?
Il progetto era già attivo prima della campagna e stiamo andando avanti. L’aiuto del crowdfinuding è stata un’occasione da cogliere al volo poiché qualsiasi tipo di supporto era per noi essenziale. Come dicevo prima, non avevamo un goal preciso da raggiungere quindi tutto ciò che entrato dalla campagna è stato vitale e ci ha permesso di aggiornare la nostra attrezzatura.
Dopo questa prima esperienza, pensi di lanciare una nuova campagna di crowdfunding in futuro?
Ancora non lo sappiamo ma, nel caso di una seconda campagna, vorremmo impostare un goal da raggiungere e organizzare il tutto in modo tale da riuscire nell’impresa facendoci supportare da associazioni ed enti di natura simile e attendendo magari (con la pubblicazione dei nuovi lavori) una fan base più ampia.
Sulla base della tua esperienza, quali consigli daresti a una persona che intende lanciare una campagna crowdfunging?
Direi di definire bene un goal economico e strategico. Come anticipato prima, è essenziale una fan base o un buon supporto. Altrimenti una scelta ottima per una prima campagna sarebbe farne una senza un goal fisso, per testare la risposta di un pubblico potenziale.

Per saperne di più:
- Il crowdfunding di Fink Production su Produzioni dal Basso
- Articolo pubblicato su Il Corriere del Sud
- La campagna raccontata dalla redazione di 97100